IMPACT STORYTELLING



Quest’anno grazie al progetto Impact Alcotra abbiamo avuto l’opportunità di conoscere ragazze e ragazzi di una scuola alberghiera francese con cui ci siamo scambiati ricette, idee, esperienze. 
Questo progetto ci ha fatto sentire dei veri chef. 


Il concorso a Cannes



Tre di noi – Anna, Chiara e Albano – hanno preso parte a un concorso culinario che si è svolto a Cannes.
Il piatto che abbiamo preparato, in collaborazione con tre ragazzi francesi, prevedeva la preparazione di calamari ripieni. Noi non abbiamo molta dimestichezza con il pesce, ma ci siamo dati molto da fare, tanto che Albano è riuscito ad arrivare primo!!!
Gli ingredienti del piatto:
calamari, barbabietole, riso, aglio, prezzemolo, uovo, cipolla, mollica, latte, basilico, pomodori, peperoni rossi, vino bianco, melanzane, timo, zucchine, olio di oliva e spinaci.
Per prima cosa abbiamo pulito i calamari e la verdura, intanto abbiamo fatto bollire il riso. Successivamente abbiamo fatto saltare in padella le barbabietole e gli spinaci con aglio e cipolla, poi abbiamo unito tutto al riso.
Per la coulis (cioè una salsa densa) di peperoni abbiamo tagliato i peperoni e i pomodori, li abbiamo sfumati con il vino e li abbiamo fatti bollire, infine li abbiamo mixati.
Abbiamo affettato le melanzane, le zucchine e i pomodori. Abbiamo alternato le verdure su una teglia, aggiunto sale, olio, timo e abbiamo messo tutto in forno per farli essiccare leggermente.
Abbiamo formato una rosa con le verdure, infine abbiamo farcito i calamari, li abbiamo ricoperti con la coulis di peperoni e pomodori e li abbiamo messi a cuocere in forno.
Il risultato è stato davvero interessante, così come tutta l’esperienza a Cannes. Poter cucinare con colleghi francesi, conoscere i loro prodotti, sperimentarci in nuove preparazioni… tutto questo ci ha fatto sentire veri chef!
E poi… beh, Cannes è bellissima!


Marché de Cannes





Un secondo gruppo di noi è stato in Francia per preparare un piatto tipico delle Langhe e presentarlo al Marché de Cannes. Noi abbiamo scelto il dolce più tipico dei nostri posti: la torta di nocciole.
Gli ingredienti sono: farina, pasta di nocciole, zucchero, uova, zucchero a velo e il latte.
Per prima cosa abbiamo lavorato gli albumi nella planetaria insieme allo zucchero. Il secondo composto prevedeva i tuorli montati con lo zucchero e la pasta di nocciole, abbiamo aggiunto la farina e la granella, unito i due composti e infornato. Insieme alla torta di nocciole abbiamo preparato lo zabaione con uova, Moscato e zucchero. La preparazione dello zabaione sembra semplice, in realtà è necessario fare molta attenzione a mescolare a lungo, almeno dieci minuti, la crema in modo che gli ingredienti si amalgamino e rimanga densa.

Poter presentare al Marché de Cannes questo piatto, tipico delle nostre zone, ci ha resi molto orgogliosi delle nostre origini, dei nostri prodotti e della tradizione delle Langhe.


Alba d’autunno



“Alba d’autunno” è un dolce a base di biscotti e mousse di castagne, crema di cachi e glassa al cioccolato bianco che abbiamo realizzato noi ragazzi quando abbiamo saputo di poter partecipare al concorso gastronomico nazionale Dolci del castagno che si è tenuto a Fico Eataly world di Bologna nella categoria scuole alberghiere.
Il giorno della partenza ci siamo trovati alle 5 di mattina, ma pochi di noi quella notte hanno dormito: eravamo agitati un po’ perché il tempo era poco e soprattutto perché il progetto era importante.
Durante il tragitto, durato quasi tre ore, abbiamo riso, scherzato e soprattutto sperato di fare bella figura. A un certo punto però tutto sembrava andare storto: l’autista del pulmino non trovava la strada, l’agente di sicurezza non voleva farci entrare... insomma sembrava proprio una giornata no.
Appena entrati ci siamo messi al lavoro per assemblare il dolce facendo attenzione ai più piccoli particolari, eravamo tutti concentrati perché volevamo presentare un dolce eccezionale.
Mentre aspettavamo la premiazione ci siamo goduti la fiera e abbiamo conosciuto dei prodotti unici, dal peperoncino più piccante al mondo alle essenze esotiche più introvabili. Gusti, odori, profumi che ci hanno trasportato in tutte le parti del pianeta... ecco cosa significa cucinare!

Quando finalmente ci hanno chiamato per la premiazione e abbiamo scoperto di aver vinto eravamo fieri di noi, un’emozione unica. Che è durata anche nei giorni successivi, soprattutto quando il direttore Bosio e i suoi collaboratori sono venuti in cucina per farci i complimenti e stringerci la mano.


Sweet Unesco



Lo Sweet Unesco è un dolce che abbiamo realizzato noi ragazzi insieme ai professori per il concorso didattico gastronomico promosso dalla Confraternita del Bollito e della pera Madernassa di Guarene. Il dolce è composto da: una base di biscotto, una crema leggera alla nocciola, pezzettini di pera Madernassa sciroppata, una purea di pere e alla fine è stata glassata con il cioccolato bianco.
Abbiamo deciso di chiamarlo Sweet Unesco perché gli alimenti che abbiamo utilizzato, soprattutto la pera Madernassa e la nocciola IGP Piemonte, sono tipici del nostro territorio: le Langhe e il Roero.
Il giorno del concorso era arrivato, il 17 Novembre, eravamo tutti in ansia, abbiamo ripassato almeno una decina di volte il discorso che volevamo esporre.
Volevamo essere perfetti.
Arrivati nell’edificio, ci siamo cambiati nel bagno tanta era la paura di non impiattare in tempo… insomma, 20 dolci non erano pochi da preparare!
È andato tutto bene, fino a quando non è arrivato il momento più atteso: quello della premiazione.
Impossibile dire tutte le emozioni che ci frullavano nel corpo. Avevamo lavorato al meglio e la speranza di vincere era tanta, ma i nostri professori, forse per evitarci una delusione, ci dicevano di non contarci troppo e che vincere era davvero difficile.
I giudici hanno iniziato a chiamare le scuole. Noi ci tenevamo tutti per mano, a occhi chiusi.
Hanno chiamato la scuola che si era classificata al terzo posto… e non eravamo noi. Poi è stato il turno dei secondi e ancora una volta non era il nostro piatto.
Molti di noi stavano perdendo le speranze, altri piangevano per la tensione.
“Saremo arrivati ultimi”, ci dicevamo sottovoce.
Ma quando il giudice ci ha chiamati, siamo esplosi in un urlo di felicità, ci siamo abbracciati forte e siamo saliti sul palco a prenderci il premio che sognavamo fin dall’inizio.




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